Non rischiare il processo, tutelati prima con una perizia veterinaria
Perchè rivolgersi a un veterinario legale, magari solo per un parere oppure per una iniziale perizia veterinaria, prima di intraprendere una causa vera e propria ?
Di Angela Lucia Simini
Si è mai sentito dire che si possono far ricrescere le piume agli uccelli solo esponendoli al freddo?
“ E’ questo uno dei numerosi casi, al limite del paradosso, che giungono ai tribunali, complessi per giunta a dirimersi, per il quale mi fu chiesta una perizia veterinaria.
Nel caso specifico, alla temerarietà dei vari guaritori intesi come “leoni da tastiera” bisogna aggiungere l’ ingenuità o la faciloneria con cui si affida loro il nostro “amico”, senza tutelarlo.
Questo il fatto: si era creduto appunto di far ricrescere in pochi giorni le piume ad un uccello, semplicemente esponendolo al freddo, come promesso in un annuncio internet. L’animale, che era invece nella condizione di dover solo superare un periodo di stress nella tranquillità del suo ambiente, morì. I proprietari, in preda all’amarezza, hanno immediatamente richiesto il rimborso dei danni in tribunale, senza porsi domande circa il loro operato, a causa del quale anch’essi erano incorsi nel campo del maltrattamento dell’animale, che avevano messo nelle mani di non si sa chi.
Ed ecco il punto: una semplice telefonata, fattami anche attraverso il legale, o una iniziale perizia veterinaria legale, avrebbe evitato di incappare in ulteriori danni.
Anche gli altri casi che vengo a citare evidenziano la stessa modalità di comportamento da parte dei proprietari dell’animale:
- si ricorre al veterinario solo all’ultimo momento, quando il danno è stato fatto.
- si nutre l’animale secondo il metodo “fai da te”, per quanto fortemente sconsigliato dal medico
- si porta un animale alla scuola di addestramento senza rispettare le regole ivi vigenti.
Di fronte all’inevitabile conseguente danno, senza prima cautelarsi sotto il profilo medico-legale, si ricorre direttamente al tribunale per ottenere giustizia, solo allora si scopre l’errore commesso e se ne pagano i danni.
La consulenza di un medico legale, ancorché fattami attraverso lo stesso avvocato della parte lesa, o la richiesta di una perizia veterinaria medico-legale, prima di accedere al tribunale, fa risparmiare tempo ed energie, anche se così può non sembrare, perché fa conoscere i reali termini della vertenza.
Questo è un esempio del punto relativo alla pratica, ancora assai diffusa, di somministrare agli animali gli “avanzi di cucina”, cosa che avrebbe un senso se i cibi fossero opportunamente selezionati e bilanciati, ma non certo come si faceva una volta, seguendo cioè i “retaggi del nonno”.
Faccio presente che una alimentazione errata può coincidere con la produzione di calcoli (e non solo vescicali), i quali possono successivamente danneggiare irrimediabilmente la funzionalità renale.
E’ il caso eclatante di un cane così nutrito ( avanzi di cucina, assai sconsigliati dal veterinario ) che sviluppò due grossi calcoli che ostruirono il passaggio dell’urina, causando un blocco renale. Al medico, chiamato solo all’ultimo momento, non restò che operare d’urgenza il cane, che, nonostante la correttezza dell’intervento, da lì a breve morì. I proprietari, ritenendo responsabile il veterinario della morte del cane, decisero di denunciarlo.
Era proprio questo il momento di richiedere una mia perizia veterinaria, che avrebbe accertato le loro responsabilità in riguardo e l’innocenza del medico.
Ma non andò così, si ricorse al giudice, che a sua volta mi incaricò di stendere una perizia veterinaria, tramite la quale, su basi oggettive e scientifiche, fu dimostrata la veridicità dei fatti che coincise con l’assoluzione del chirurgo. Ma si dovettero ugualmente pagare i danni.
Anche in questo caso l’avermi contattato, magari anche solo attraverso il proprio legale, per una perizia veterinaria, prima di arrivare in tribunale, avrebbe fatto capire ai proprietari del cane la complessità della situazione, la loro responsabilità al riguardo e l’innocenza del chirurgo, risparmiandosi così il conto finale imposto dal giudice.
Altrettanto vale per terzi soggetti (come pensioni per animali o scuole per l’addestramento) ai quali si accede molte volte senza conoscere o rispettare le norme. Emblematico fu il caso, per il quale si è resa necessaria una mia perizia veterinaria, capitato ad una canina di razza, acquistata principalmente per la riproduzione. Fu condotta incautamente dalla proprietaria, nei giorni in cui era in calore e quindi contrariamente alle regole, presso una scuola per l’addestramento. Qui, sotto gli occhi distratti della padrona, la bestiola si accoppiò col primo animale che passava. Altrettanto incautamente la signora sorvolò per due mesi, fidandosi di chi le assicurava che la brevità del rapporto non poteva aver prodotto un concepimento. Fortunatamente, per l’insorgere di un problema di diversa natura, il cane fu condotto dal veterinario, che rilevò la presenza di feti morti nell’utero. L’ intervento d’urgenza segnò purtroppo la fine dell’attività riproduttiva della bestiola, alla quale comunque era stata salvata la vita. La proprietaria indignata pensò bene di chiedere i danni alla scuola di addestramento, senza cautelarsi con una perizia medico-veterinaria, prima di ricorrere alla legge.
Fu il giudice quindi a chiedermi una perizia veterinaria, la causa risultò esser un flop, dovendo la proprietaria, a questo punto, pagare le spese del tribunale oltre che quelle dei legali e della mia perizia tecnica. Ripeto : con una semplice telefonata da parte del suo legale, la proprietaria avrebbe potuto risparmiarsi quantomeno gli aggravi.
Nell’interesse dei proprietari stessi, prima di intraprendere una causa temeraria persa in partenza o, peggio ancora senza avere effettiva cognizione degli atti, è possibile contattarmi per una perizia veterinaria chiarificatrice, anche tramite il vostro legale.
Dr Edoardo Gonzaga
Clicca qui per contattarmi e richiedere la tua perizia veterinaria.