Calcoli urinari nel gatto
Calcoli, l’alimentazione e la fitoterapia nella cura delle patologie delle vie urinarie
15 febbraio 2025 Giornale Il Centro – Intervista Di Angela Simini
Ce ne parla il dottor Edoardo Gonzaga, medico veterinario, che ha ottenuto recentemente un Master di secondo livello col massimo dei voti presso l’Università di Teramo nel settore della nutrizione clinica e nella fitoterapia.
Rispetto ad altre specie animali, il gatto soffre di infiammazioni ricorrenti delle vie urinarie oltre che di depositi minerali, i quali una volta aggregati, formano i cosiddetti calcoli.
Molte delle cause che conducono a questi eventi riguardano fattori ereditari, fattori medici quali infiammazioni o patologie ma anche fattori predisponenti, come un’alimentazione scorretta.
In questi ultimi decenni, stiamo pagando sempre più il prezzo di una nutrizione affidata principalmente a cibi industriali (perlopiù secchi) i quali talvolta si rivelano non adeguati alle esigenze del singolo paziente.
Bisogna infatti ricordare che le origini del gatto, prima che partisse la domesticazione che lo ha portato a diffondersi in tutto il globo, si collocano in Africa, (felis silvestris lybica) ovvero in un territorio principalmente arido, dove per sopravvivere i meccanismi di recupero dei liquidi corporei assumono un ruolo fondamentale per l’esistenza. Questo compito è principalmente affidato ai reni che bilanciano opportunamente le quantità di acqua assunta con quelle escrete attraverso le urine. L’apparato urinario dei gatti è particolarmente efficiente e di conseguenza sensibile. Un cibo umido apporta un grande quantitativo di acqua favorendo la diuresi, mentre un’alimentazione interamente secca non la facilita, soprattutto quando non risulta essere adeguatamente bilanciata in tutte le sue componenti.
Purtroppo le etichette riportate sulle confezioni di cibo non sempre facilitano l’individuazione dei componenti e talvolta complicano la scelta da parte dei proprietari.
Un semplice esame delle urine, magari effettuato a cadenze semestrali o annuali, risulta essere una buona pratica di prevenzione, oltre che di verifica della funzionalità renale.
Ma come è possibile prendere un campione delle urine ai nostri animali specialmente al gatto?
La maggior parte dei negozi per animali offrono diversi prodotti, tra questi ci sono piccole confezioni di lettiera fatte di plastica, che assomigliano a palline di polistirolo, oppure possiamo utilizzare una rivista realizzata con carta patinata da strappare in piccoli “coriandoli”. Non sempre il gatto sarà felice di cambiare lettiera, ma in questo modo sappiamo che il campione ottenuto risulta utile per essere esaminato.
Dalle urine possiamo ottenere moltissime informazioni, come la concentrazione, il livello di acidità, la presenza di proteine, di sangue, di infezioni ma anche la presenza di glucosio (possibile spia di un diabete) e non per ultimo un eventuale sedimento (spia di possibili calcoli in formazione).
In altre parole con un piccolo impegno, sicuramente poco stressante e non invasivo per il paziente, è possibile ottenere tante informazioni utili per attestare uno stato di salute e per esercitare la prevenzione di alcune malattie.
Come si associa un’alimentazione corretta, qualora fosse individuato un problema?
Un’urina troppo concentrata è generalmente indice di un apporto idrico non adeguato (come ad esempio può verificarsi nell’assunzione di cibi secchi). Questo può predisporre alla produzione di calcoli in generale, mentre il parametro dell’acidità è indicativo di una eventuale deposizione di particolari tipologie di calcoli, come ad esempio la struvite o gli ossalati.
Diventa quindi importante garantire inizialmente un buon apporto di acqua, facilitando da una parte la funzionalità renale e da dall’altra l’eliminazione di possibili sedimenti nelle urine. Procedura quanto mai semplice, anche attraverso l’aggiunta di bocconi di carne oppure pesce freschi o in alternativa di scatolette di cibo umido ad ogni pasto. Generalmente una volta che gli equilibri idrici sono rispettati, si assiste anche al ripristino degli altri valori.
E’ possibile aggiungere cibi freschi a tutte le tipologie di cibi in commercio?
Generalmente si, ma bisogna prestare molta attenzione sia alle energie in gioco, per non far acquistare inutile peso al nostro pet, sia alla tipologia di cibo che questi sta assumendo, quali possono essere i cibi medicati, formulati per precise patologie. Nella semplicità dell’aggiunta di alimenti sicuramente più genuini e appetibili, viene sempre suggerito di farsi seguire da un nutrizionista, al fine di bilanciare correttamente tutti i parametri nutrizionali in gioco.
Esistono altri modi per stimolare l’assunzione di acqua da parte dei nostri pet ed in particolare dei nostri gatti?
Aggiungere acqua o latte direttamente nelle crocchette, come spesso si apprende “dall’università dei giardinetti”, produrrebbe solo il risultato di un cibo immangiabile. In generale si cerca di stimolare l’assunzione d’acqua lasciando piccoli contenitori in più punti della casa, oppure attraverso l’impiego di piccole fontanelle. Nel caso in cui non ci fossero particolari patologie, possono essere somministrati piccolissimi dosaggi di brodo di carne.
Questi accorgimenti valgono meno di fronte ad una alimentazione principalmente di tipo casalingo, nella quale gli apporti idrici risultano essere talmente elevati, da stimolare una urinazione quasi doppia rispetto ai pet alimentati con secco.
E’ suggeribile promuovere fin da subito l’assunzione di cibi specificamente formulati per ridurre al minimo i rischi di infiammazioni o peggio ancora di calcoli?
No assolutamente, è stato dimostrato come una alimentazione specificamente formulata interviene esclusivamente nel ridurre l’incidenza del problema, ma non lo previene. Offrire ad un paziente sano cibo medicamentoso vuol dire favorire il possibile instaurarsi di importanti squilibri nutrizionali, ricercati invece per curare specifiche patologie.
Quali sono le piante che generalmente vengono suggerite per la gestione dei problemi urinari?
Le piante giocano un ruolo-chiave nella gestione delle terapie, in quanto i principi attivi che in esse sono contenuti (droghe), rispecchiano i precetti alla base dell’impiego di qualsiasi farmaco, quali la semplicità e la ripetibilità dell’effetto. Non a caso oltre il 50% dei farmaci sono costituiti da molecole purificate provenienti da piante. La combinazione poi dell’impiego delle piante con una corretta e bilanciata alimentazione, produce un sinergismo ancor più efficace nella gestione delle patologie di tipo cronico.
Un esempio di azione disinfettante proviene dall’impiego del Mirtillo rosso (Cranberry), che inibisce l’adesione dei batteri alle pareti della vescica, mentre l’impiego dell’Uva Ursina ha una azione antisettica importante. Invece tra le piante usate principalmente per promuovere la diuresi troviamo la Betulla ma anche la Pilosella e non per ultimo la Solidago.
Può farci qualche esempio?
Quello di Wilson, simpatico gattone sofferente di deposito di struvite (calcoli). Una volta rimossi i calcoli dalla vescica causati da un’alimentazione scorretta, la sua alimentazione è stata subito cambiata, ottimizzandola per le sue necessità di giovane adulto ed a questa è stata associata la somministrazione di Pilosella e Mirtillo rosso. Chiaramente un gatto non rende facile la somministrazione di capsule o compresse, pertanto con la farmacista è stata studiata una formulazione a base di “crema” contenente i principi attivi delle due piante, insaporita al merluzzo, del quale Wilson è particolarmente goloso. Nonostante gli anni passati, Wilson è sempre lì che gioca, con ricadute molto rare e di bassa intensità e durata, leccandosi i baffi sia per la dieta che per le piante somministrate.
A seguito di questi studi oggi il mio lavoro è cambiato moltissimo tanto che molti colleghi affidano i loro pazienti alle mie cure per la gestione nutrizionale di specifiche malattie o a seguito di interventi chirurgici, ma anche molti clienti mi ricercano dalla provincia e da altre regioni e dalla stessa Inghilterra, con la quale continuo a mantenere contatti.
Dr Edoardo GONZAGA
Medico Veterinario Nutrizionista – Livorno
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